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Proponiamo, qui di seguito alcuni possibili itinerari, che dall’interno conducono alla costa e che, lungo il percorso, anticipano il mare con panorami veramente mozzafiato che fondono insieme montagna e mare, interno e coste. Un’esplorazione in auto o a piedi alla scoperta delle più belle zone ambientali della Provincia attraverso comode strade asfaltate, sterrati o veri e propri sentieri escursionistici più o meno impegnativi.

Procedendo in direzione sud-ovest si incontra a breve distanza il territorio di Arbus, contraddistinto da un entroterra collinare che dalla montagna degrada verso il mare,  racchiudendo le zone minerarie di Ingurtosu e Montevecchio. La fascia costiera -meglio conosciuta come Costa Verde- si estende per 47 km da Capo Frasca a nord, fino a Capo Pecora a sud.  La costa Costa Verde , in prevalenza bassa e sabbiosa, con le spiagge ampie e il mare aperto, rappresenta un vero paradiso per i surfisti. 

La prima località di mare raggiungibile da Sardara (dopo soli 30 minuti d'auto), è Pistis, con le sue calette e lo spiaggione di sabbia gialla che si estende fino a Torre dei Corsari. Quest'ultima località si raggiunge invece proseguendo da Sant'Antonio di Santadi per circa dieci chilometri di curve e tornanti immersi nella macchia mediterranea. Proseguendo ancora oltre, si incontrano progressivamente: Porto Palma (conosciuto anche come Tunaria), caratterizzato da una spiaggia di ciotoli e sabbia e dal suo piccolo porticiolo; la spiaggia di Funtanazza, ora di proprietà privata ma aperta a tutti, sede della ex colonia marina “Francesco Sartori” costruita negli anni 50 dalla società mineraria, che aveva lo scopo di ospitare i figli di chi lavorava delle miniere di Ingurtosu e Montevecchio. Il complesso, impressionante per le dimensioni, si affaccia sulla spiaggia ed è circondato da una bella pineta. Se si vogliono raggiungere invece le spiagge di Piscinas e Svivu, è consigliabile passare da Arbus in direzione Fluminimaggiore.  

Il raro complesso di dune (dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco) che si estende da Piscinas a Scivu, uno dei maggiori esempi in Europa, si è formato in seguito alle ultime glaciazioni: l’abbassamento del livello del mare ha fatto emergere ampi tratti di litorale sabbioso, che è stato successivamente spinto all’interno dal maestrale, fino a 2 chilometri dalla costa. Le dune arrivano ad un’altezza di 50 metri, e sono in parte ricoperte da vegetazione, a partire da quella pioniera psammofila, vicina al mare, per arrivare nell’entroterra alla tipica vegetazione mediterranea costituita da fillirea, lavanda, lentisco, elicriso, ginepro coccolone, che con le sue radici e la chioma ne contrasta l’erosione. Non è infrequente imbattersi nel cervo sardo, una sottospecie esistente solo in Sardegna, dunque molto rara. L’area, facendo parte di un Sito di Importanza Comunitaria, è soggetta ad alcune limitazioni nella fruibilità: per esempio non può essere percorsa da mezzi motorizzati e non vi si può esercitare la caccia.

visita il mare.....

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